IL MATTINO “Florio tra Provenzale e San Gennaro” – Stefano Valanzuolo – Concerto & Libro.

C’è un filo rosso raffinato ad unire due eventi proposti oggi dal Centro di Musica Antica. Un filo rosso che rimanda, soprattutto, alla figura di Francesco Provenzale, compositore caro da sempre alla Cappella della Pietà dei Turchini e al suo fondatore, Antonio Florio. Il dialogo a cinque voci con violino per la Passione di Provenzale apre, infatti, il programma del concerto che riporta il migliore esemble barocco di casa nostra… Concerto & Libro Florio tra Provenzale e San Gennaro C'è un filo rosso raffinato ad unire due eventi proposti oggi dal Centro di Musica Antica. Un filo rosso che rimanda, soprattutto, alla figura di Francesco Provenzale, compositore caro da sempre alla Cappella della Pietà dei Turchini e al suo fondatore, Antonio Florio. Il dialogo a cinque voci con violino per la Passione di Provenzale apre, infatti, il programma del concerto che riporta il migliore esemble barocco di casa nostra, reduce da fasti spagnoli, alla casa madre di Santa Caterina da Siena (alle ore 20.30). La Cappella al gran completo, con corposo cast vocale (Valentina Varriale, Cristina Arcari, Filippo Mineccia, Pino De Vittorio, Giuseppe Naviglio) e Florio sul podio, eseguirà anche pagine belle e poco note di Majello, Sabino, Ziani e Salvatore, tutti (o quasi) compositori di scuola napoletana, attivi tra Sei e Settecento e legati tra loro da rapporti di discendenza professionale assai proficui. Il concerto serale dei Turchini è il punto di approdo di un percorso barocco che partirà, però, già alle 17 dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro con la presentazione del Tesoro di San Gennaro a Napoli, scritto da due autorità del settore come Paologiovanni Maione e Marta Columbro, edito dai Turchini e affidato, nell'appuntamento di oggi, all'introduzione dotta di Agostino Ziino, accademico di Santa Cecilia. Stefano Valanzuolo