A cura di Antonio Florio e della sua formidabile Cappella Neapolitana, torna alla luce in versione integrale un delizioso gioiello operistico uscito dalla felicissima penna di un compositore di origine pugliese, tanto grande quanto poco conosciuto: Giovanni Cesare Netti, nato a Putignano di Bari nel 1649 e morto nel 1686 a Napoli, dove aveva ricoperto l'ambito ruolo di Maestro di Cappella al Tesoro di San Gennaro. Ecco “La Filli”, opera pastorale in tre atti rappresentata nel teatro privato di Casa Cappello in Napoli il 31 gennaio 1682. Trama perfetta per una moderna soap opera televisiva: due coppie di innamorati credono di essere fratello e sorella. Son quindi continui dolori esistenziali ed equivoci sentimentali con grave sospetto di incesto, fino alla classica 'agnizione' finale: gli innamorati non sono fratelli fra di loro, ma ognuno è fratello degli altri due. Dunque possono amarsi alla luce del sole. La morale? “In amar l'esser costante giova”, ossia quando si ama si può sempre sperare. Interpreti i soprani Federica Pagliuca (Filli) e Leslie Visco (Rosetta), il mezzosoprano en travesti Daniela Salvo (Barillo) e il tenore Rosario Totaro (Tirsi).
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