Cappella neapolitana

Antonio Florio direttore
Leslie Visco soprano
Marta Fumagalli mezzosoprano
Per la nascita del Verbo

Caresana – Sinfonia da Le avventure di una fede
– Pastorale a 2 voci “al Cantar” da Demonio vestito da Bifolco…
– Tarantella a 2 voci “Una dama più fortunata” da La Veglia
– Ballo detto “Barrera” a 2 voci da La Veglia
– Ninna Nanna a voce sola da La Veglia
Netti – Sinfonia a 4 da La Filli
Caresana – “Con un vel d’humanità” a 2 voci da La Caccia del Toro
Anonimo napoletano (sec.XVII) – Tarantella
Caresana – Choro di doi Angioli “Olà, che si fa?” da La Tarantella per la Nascita del Verbo
– “Hor che lucide e serene” a 2 voci da La Pastorale
A. Scarlatti – Cantata “O di Betlemme altera” per soprano e archi
Anonimo (sec. XVIII) – Pastorale per archi
Fago – Mottetto “Quid hic statis pastores” per soprano, alto e archiIl nostro concerto di Natale assume, quest’anno, caratteri napoletani. Apre un’antologia di Cristofaro Caresana (1640-1709), che dalla nativa Venezia era calato adolescente a Napoli per affermarsi al punto da diventare direttore di conservatorio e maestro del tesoro di San Gennaro. Suo successore fu il tarantino Nicola Fago (1677-1745) arrivato quindicenne e presto salito in cattedra. Dal sud era salito il palermitano Alessandro Scarlatti, il più famoso della terna, vero fondatore della scuola vocale e teatrale di una città da sempre ricca di musica per tutte le stagioni e per il Natale in particolare.
Un così bel programma non poteva che essere proposto dal barese Antonio Florio, che al recupero della civiltà barocca della sua città d’elezione ha dedicato una vita intera, come musicologo e concertista attivo.

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